La biografia
(1856-1912). Di origine parmense (Colorno) e di estrazione familiare artistica, in gioventù fu certamente allievo dello scenografo e decoratore Girolamo Magnani, con cui tornerà a collaborare ad un Simon Boccanegra del 1881. Più tardi lo sarà di Luigi Bartezaghi, scenografo ufficiale de La Scala milanese.
Alfredo Edel è stato, oltre che pittore ed illustratore, costumista (tra gli altri) del Teatro alla Scala di Milano dal 1880 al 1890. Ivi tenterà, per primo e sistematicamente, un processo di riforma del costume teatrale nella direzione del “vero storico”, senza rinunciare tuttavia ad una cifra di fantasia che era tipica della Grande Maniera e del Tardo Manierismo italiani. Dopo la morte di Bartezaghi, Edel comincia a collaborare con Luigi Manzotti, poliedrico scenografo e mimo con cui firma le più interessanti imprese coreutiche dgli anni ’70 e ’80, tra cui, per l’opera scaligera, la costumistica del “Gran ballo italiano” Excelsior (1881), dello stesso Manzotti e di Marenco, a riprova dell’estensione dei suoi interessi ad altri generi spettacolari come il circo (notevole è la sua collaborazione con Barnum a Londra nell’89), il pantomimo e, per l’appunto, il balletto. Così firma, tra gli altri, anche il Bacco e Gambrinus, coreografie di Giovanni Pratesi, musiche di Romualdo Marenco e liriche di Gustavo Macchi (Milano Teatro alla Scala, stagione 1903-1904) qui in collezione Pipi.
A Londra lavorò, oltre che per Barnum, per il Drury Lane; a Parigi fu collaboratore della Casa di forniture teatrali Ollendorf e disegnò certamente per Sarah Bernhardt, forse per una sua Dame aux camelias. Quindi si trasferì negli Stati Uniti d’America, dove lavorò intensamente ad un genere teatrale prossimo al Burlesque, gli Extravaganza.